Indirizzo: Piazza Pietro Cerulli 1, 90129 Palermo
Telefono: 091 6685456
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana
Aspetti identificativi e problematiche
La Casa Circondariale Palermo Pagliarelli è il primo istituto per dimensioni della regione Sicilia. E’ composto in totale da 5 reparti detentivi, comprensivi di diverse sezioni (Pianeti, Laghi, Mari, Venti, Monti). In quest’ultimo sono ospitate le donne detenute. Al momento della visita erano presenti 1.188 persone detenute, di cui 66 donne, il numero più alto a livello regionale. La principale criticità dell’istituto è senza dubbio l’assenza di riscaldamento e il malfunzionamento dell’impianto idrico, con conseguente scarsità di acqua calda. Entrambe le problematiche caratterizzano l’istituto sin dalla sua apertura e non vedono soluzione se non nella previsione di ingenti interventi strutturali. A detta della direzione tali interventi sono realisticamente di improbabile realizzazione.
Struttura
L’istituto si trova poco fuori dalla città, a circa 20 minuti di macchina dal centro. Sono diverse le linee di autobus che giungono nei pressi dell’istituto, tuttavia, dalla fermata più vicina all’ingresso della struttura, bisogna percorrere circa 20 minuti a piedi. L’edificio è complessivamente in discrete condizioni strutturali trattandosi di un istituto relativamente recente. Le principali problematiche sono l’assenza di riscaldamento e il malfunzionamento dell’impianto idrico.
Spazi detentivi
Il reparto “Monti” ospita tre sezioni femminili (A,B,C). Nella sezione A vige un regime con apertura ininterrotta delle celle dalle ore 8.30 alle ore 19.30. Sono qui ospitate le donne detenute lavoranti, iscritte a corsi scolastici o professionalizzanti. La sezione è composta da dieci celle, ognuna con una capienza massima di quattro persone. Le sezioni B e C attualmente ospitano invece le nuove giunte e fungono da spazi per svolgere i periodi di isolamento fiduciario. Una volta finita l’emergenza sanitaria, per la sezione C è previsto un progetto per la sua riconversione in sezione per donne in semilibertà o in art. 21 OP. Come nella in altre sezioni maschili dell’istituto, anche qui le celle sono dotate di docce ma non vengono utilizzate per la mancanza di acqua calda. Le celle visitate sono dotate di bidet.
Spazi comuni
Accanto alle tre sezioni detentive è presente un’infermeria, una biblioteca/sala polivalente, un’aula scolastica e un refettorio con tavolini, sedie e televisione utilizzato dalle donne detenute solo nei giorni di festa in quanto preferiscono mangiare nelle proprie celle. Vi è poi una cucina, una lavanderia e un magazzino dove lavorano le donne dipendenti dall’Amministrazione penitenziaria. Le tre sezioni femminili hanno una propria cucina, pulita e ben attrezzata. La cucina viene utilizzata anche per i corsi di pasticceria e per la preparazione dei pasti della sezione maschile di detenuti ex art. 21 OP e in semilibertà.
Donne detenute
Su una capienza regolamentare di 98 posti, al momento della visita le donne detenute erano 66. Di queste, 10 erano donne di origine straniera. Nell’istituto la percentuale di stranieri è solitamente più alta tra i detenuti uomini rispetto alle donne. Le donne detenute appartengono tutte al circuito della media sicurezza. Più del 70% delle presenti è condannata in via definitiva. Non ci sono donne che beneficiano del lavoro all’esterno ex art. 21 OP né donne in semilibertà.
Personale
La direttrice, incaricata solo in questo istituto, è la Dott.ssa Maria Luisa Malato. Sono previsti in pianta organica due vice-direttori, ma ne è presente solo uno con incarico temporaneo, reggente in un altro istituto. Ad esso si aggiunge il Direttore della Casa Circondariale di Termini Imerese che, su incarico del PRAP, effettua 2 accessi settimanali. I funzionari giuridico-pedagogici operativi nell’intero istituto sono 14, su una pianta organica di 16. Gli agenti penitenziari sono invece 666, su una pianta organica di 727. Vi è un unico mediatore culturale ministeriale. Oltre al cappellano si recano in istituto e ministri di culto per i Testimoni di Geova e gli Evangelisti. I volontari autorizzati a svolgere attività all’interno dell’istituto sono circa 150. I Magistrati di sorveglianza accedono circa una volta al mese o comunque ad ogni specifica richiesta.
Salute
Ad eccezione del servizio ginecologico che ha accesso periodicamente, non esistono differenze tra le prestazioni sanitarie assicurate alle donne, rispetto ai reparti maschili. Per l’intero istituto è presente un medico 24h, una presenza settimanale di 46 ore del servizio psichiatrico e di 106 ore del servizio psicologico. La presenza dello psichiatra risulta insufficiente e viene indicata come una delle principali criticità. Non è previsto il servizio di ostetricia.
Eventi critici e sistema disciplinare
Nel corso del 2021 sono stati registrati 23 casi di autolesionismo tra le donne detenute e sono stati disposti 37 provvedimenti di isolamento disciplinare.
Maternità
L’istituto non ospita madri detenute e per questo non sono previsti né gli spazi né i servizi adibiti a tale scopo.
Scuola, lavoro e formazione professionale
Al momento della visita, le donne iscritte a corsi scolastici erano 13. Le donne che lavoravano alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria erano 19, mentre non ve ne era nessuna assunta da un datore di lavoro esterno. Per quanto riguarda i corsi professionalizzanti il totale di partecipanti è pari a 8 donne. Non vi sono donne in articolo 21 né in semilibertà.
Attività ricreative, culturali e sportive
Oltre alla possibilità di accedere alla palestra di reparto, vengono periodicamente previsti corsi di ginnastica. Vi è poi un torneo di ping pong. Per quanto riguarda invece le attività culturali e ricreative, vi è un’offerta periodica di spettacoli offerti dalla comunità esterna, cineforum, servizio di biblioteca, incontri con gli autori, laboratori di scrittura creativa, laboratorio di guida alla lettura, laboratorio teatrale e cinema all’aperto serale durante la stagione estiva. Gli incontri tra donne e uomini detenuti avvengono solo durante lo svolgimento di specifiche attività che coinvolgono più reparti (ad esempio per la proiezione di un film o per una celebrazione eucaristica).
Contatti con l’esterno
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ogni persona detenuta ha la possibilità di effettuare una telefonata al giorno. Per poter garantire tale incremento, rispetto a quanto precedentemente previsto, l’istituto ha ampiamente aumentato le linee telefoniche a disposizione delle persone detenute.
Sempre dall’inizio della pandemia, si effettuano videochiamate in misura di due volte alla settimana e per una durata di 40 minuti ognuna. Per quanto riguarda i colloqui in presenza, ogni reparto ha i propri giorni fissi. Solo alcuni reparti maschili hanno la possibilità di effettuare i colloqui il sabato, la domenica e in orari pomeridiani. Le donne detenute hanno accesso ai colloqui il martedì e il venerdì mattina, costringendo eventualmente i figli a dover saltare la scuola per poter venire in visita. Ove ne ricorrano i motivi, l’istituto riconosce generalmente la possibilità di effettuare colloqui con terze persone una volta al mese.