Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Mantova

Sezione femminile Casa Circondariale di Mantova

Sezione femminile Casa Circondariale di Mantova

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Mantova

Indirizzo: Via Carlo Poma 3, 46100 Mantova
Telefono: 0376 328829
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: urbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Mantova è un istituto composto da tre sezioni maschili (una comune, una nuovi giunti e una protetti) e una sezione femminile. A fronte di una capienza regolamentare di 105, posti al momento della visita le persone detenute erano 141. Tra queste, le donne erano 7 (di cui una semilibera in licenza).
Le donne costituiscono dunque un gruppo molto esiguo. Pochi mesi prima della visita, pare addirittura fosse presente in istituto solo una donna detenuta. La presenza della sezione femminile risponde ad esigenze geografiche, dato che l’istituto più vicino che ospita donne detenute è quello di Brescia Verziano (a circa 100km di distanza). Il ridotto numero di persone rende comprensibilmente complessa l’offerta trattamentale in tale sezione. Tuttavia, sono comunque presenti alcune attività, sia solo per la sezione femminile (laboratorio di sartoria, corso di arteterapia, corso di yoga) sia svolte in comune con gli uomini della sezione maschile (laboratorio di poesia, laboratorio di teatro).
Si segnala poi la presenza di tre agenti di rete forniti dalla Regione, di cui uno si occupa di assistenza per pratiche burocratiche e due svolgono funzione di raccordo con l’esterno per favorire il reinserimento sociale delle persone detenute.

Struttura

L’istituto si trova nel centro cittadino in un edificio antico, inaugurato come carcere nel 1911. E’ collocato a meno di 500 metri dalla stazione ferroviaria ed è dunque facilmente raggiungibile a piedi. La struttura, nonostante i numerosi interventi svolti per migliorare le zone comuni, il teatro e gli spazi delle attività, risente dell’anzianità dell’edificio e della fatiscenza delle celle.
L’istituto si sviluppa su due piani attorno ad un vasto corridoio centrale, a cui si aggiungono le due sezioni distaccate dei e del femminile.

Spazi detentivi
La sezione femminile si colloca accanto agli uffici della polizia penitenziaria e l’accesso è completamente automatizzato tramite telecomando. La sezione risulta più piccola delle altre e può ospitare un massimo di 12-15 persone. Al momento della visita le celle occupate ospitavano ognuna 3 donne. Ogni cella ha un ambiente bagno separato dotato di bidet. Il riscaldamento è funzionante così come l’acqua calda. Le celle restano aperte almeno 8 ore al giorno e le ore d’aria concesse sono più di 4 ore d’aria. Le donne detenute hanno sempre accesso alle aree comuni e ai passeggi; più difficile spostarsi invece per le zone delle attività (teatro, orto, panificio).

Spazi comuni
Nel corridoio di sezione è presente un bagno, un ambulatorio medico e in fondo i servizi di lavanderia (a disposizione dell’intero istituto, anche se di norma vengono utilizzati dalle donne). La sezione dispone inoltre di una saletta socialità con bagno, scaffali per riporre dei libri e pc per guardare film. Al piano terra si colloca una stanza destinata a una donna detenuta in regime di semilibertà (al momento in licenza). Infine, è presente un giardino interno in cui stendere la biancheria e dove si coltivano erbe aromatiche e pomodori e un’altra area esterna dove le donne possono giocare a pallavolo.

Donne detenute

Le donne detenute presenti in istituto al momento della visita erano 7, di cui una in regime di semilibertà in licenza straordinaria – così come previsto dalla normativa emergenziale – fino al 31 dicembre 2022. Tra le donne presenti, 3 erano di origine straniera. Per quanto riguarda la posizione giuridica, 2 donne erano giudicabili mentre le altre erano condannate in via definitiva.
Il gruppo di donne presenti in sezione è dunque piuttosto esiguo. Viene addirittura riferito che pochi mesi prima vi era solo una donna presente.

Personale

La Direttrice incaricata, solo in questo istituto, è la Dott.ssa Metella Romana Pasquini. I funzionari giuridico-pedagogici presenti in istituto sono 3 e corrispondono al numero previsto in pianta organica. Per quanto riguarda la sezione femminile, sono presenti 15 agenti di Polizia penitenziaria. Oltre al cappellano, è presente un ministro di culto Cristiano Evangelico e uno per i Testimoni di Geova. Due volte a settimana fa ingresso in istituto un mediatore di lingua araba tramite una cooperativa inserita all’interno di una progettazione regionale. Viene riferito che tale mediatore svolge anche altre importanti funzioni: preghiera del venerdì, organizzazione del mese del Ramadan. Altri mediatori entrano in istituto su chiamata e per esigenze specifiche. Entrano regolarmente in istituto circa 40 volontari. Infine, sono presenti 3 agenti di rete sempre all’interno del progetto regionale, di cui: 1 si occupa di rilascio documenti di identità e INPS, 2 svolgono funzione di raccordo con l’esterno per favorire il reinserimento sociale delle persone detenute, lavorando anche in collaborazione con l’UEPE di competenza.

Salute

Rispetto all’area sanitaria è presente un medico 24 su 24. Le ore settimanali di presenza dello psichiatra sono 5, mentre quelle dello psicologo sono 6. E’ inoltre presente una psicologa che accede 2 volte alla settimana per offrire supporto ai nuovi giunti o per situazioni di emergenza. Un’altra psicologa segue in maniera continuativa alcune persone detenute in percorso terapeutico, entrando 1 volta alla settimana in istituto.
Per quanto riguarda la sezione femminile, sono attive alcune iniziative legate all’ATS di competenza sull’educazione alla salute (progetto di empowerment) rispetto a malattie sessualmente trasmissibili, prevenzione del tumore al seno, etc. anche attraverso laboratori esperienziali. La ginecologa entra in istituto su chiamata e lavora all’interno dell’ambulatorio medico dedicato. In istituto è presente una donna detenuta tossicodipendente in cura da 2 anni presso il SerD, ma quasi completamente risolta.

Eventi critici e sistema disciplinare

Non vengono registrati eventi critici all’interno della sezione femminile. Viene segnalato che sono anni che le donne detenute non ricevono provvedimenti disciplinari, poiché si respira un clima molto sereno e disteso all’interno di tale sezione.

Maternità

L’istituto non è dotato di strutture specifiche per detenute madri con prole al seguito, pertanto non sono presenti i servizi appositi per minori.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Nessuna delle donne detenute frequenta corsi scolastici, in quanto tutte possiedono un diploma. Dal momento che il numero di donne detenute è sempre piuttosto esiguo, non erano attivi corsi di formazione. In passato è stato fatto un corso di educazione civica.
Delle donne presenti, una in regime di semilibertà lavora all’esterno, mentre due lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria (una in lavanderia e una come addetta alle pulizie di sezione). Infine, un’altra donna detenuta ha iniziato un laboratorio di sartoria con macchina da cucire dove si realizzano prodotti quali shopper, sacchetti in stoffa, confezioni per regali di Natale.

Attività ricreative, culturali e sportive

Ci viene segnalato che fa ingresso in istituto un’insegnante di yoga esclusivamente nella sezione femminile. Inoltre, è attivo un corso di arteterapia e un laboratorio di poesia sia per la sezione femminile che per quella maschile. Si prevede l’attivazione di un laboratorio di teatro (sempre in modalità mista donne-uomini) con la compagnia “Teatro Magro”. Le donne possono poi accedere al campo di pallavolo.

Contatti con l’esterno

I colloqui si svolgono ogni giorno da remoto (eccetto l’ultimo sabato del mese perché la stanza è dedicata ai colloqui con i bambini minori di 14 anni), mentre in presenza il lunedì, il mercoledì e il venerdì.