Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa circondariale di Taranto ‘Carmelo Magli’

Sezione femminile Casa circondariale di Taranto ‘Carmelo Magli’

Sezione femminile Casa circondariale di Taranto ‘Carmelo Magli’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa circondariale di Taranto ‘Carmelo Magli’

Indirizzo: Via Giuseppe Speziale 1, 74121 Taranto
Telefono: 099 7798913
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Taranto è composta da nove sezioni maschili (di Media e Alta sicurezza); una sezione osservazione; una sezione per semiliberi; una sezione infermeria; e una sezione femminile. L’intero istituto risente di gravi problemi di sovraffollamento. A fronte di una capienza regolamentare di 305 posti, al momento della visita erano presenti 705 persone detenute. Di queste, 35 erano le donne, tutte in Media sicurezza.
Il padiglione femminile è privo di area verde, di palestra e di aule scolastiche. Non vi è un’ area passeggi adeguata e presenta una evidente carenza di spazi da destinare alle esigenze trattamentali e rieducative, per tale ragione praticamente inesistenti.
Il personale educativo è insufficiente per i numeri dell’istituto (4 funzionari giuridico-pedagogici presenti sui 6 previsti). Sono invece in sovraorganico gli agenti della Polizia penitenziaria, con 300 unità sulle 277 previste. Assolutamente carente la risposta del territorio al reinserimento socio lavorativo non essendo presenti convenzioni con enti né Protocolli per i lavori di pubblica utilità.

Struttura

La costruzione del carcere risale al 1980 ed è stato aperto nel 1986. L’istituto è facilmente raggiungibile sia dalla città che dalla periferia. L’edificio necessita di una serie di interventi strutturali. Si tratta di un modello di carcere superato che necessita di essere rivisto e organizzato anche attraverso regimi a sorveglianza dinamica. Non ci sono spazi inagibili né chiusi per ristrutturazione.

Spazi detentivi
La sezione femminile è allocata in un padiglione che si articola su due piani. Nello specifico, al piano inferiore sono allocate le persone che presentano problemi di dipendenza o che per carattere e tipo di personalità sono incompatibili con le altre ospiti. Le celle detentive sono tutte dotate di docce e di bidet. Le donne detenute rientrano tutte nel circuito di Media sicurezza.

Spazi comuni
Il padiglione femminile è privo di area verde, di palestra e di aule scolastiche. Non vi è un’ area passeggi adeguata e presenta una evidente carenza di spazi da destinare alle esigenze trattamentali e rieducative. È presente una saletta per la socialità dotata di tavolo, sedie, TV e biliardino. Vi è anche una biblioteca utilizzata anche come sala lettura. Ogni sezione ha una sua area per “passeggi” esclusiva, situata in un cortile esterno e dotata di pensiline per potervi sostare in caso di intemperie. Sono presenti spazi esclusivamente dedicati a scuola e formazione e spazi per le lavorazioni.

Donne detenute

Al momento della visita le donne presenti erano 35, su una capienza regolamentare della sezione femminile pari a 25 posti. Tre erano le donne di origine straniera. Per quanto riguarda la posizione giuridica, 27 donne erano condannate in via definitiva (quasi l’80%). Vi era una donna in semilibertà e un autorizzata al lavoro all’esterno ex art. 21 OP.

Personale

Il Direttore è il Dott. Mellone Luciano, incaricato solo in questo istituto ed affiancato da un vicedirettore. Sono presenti 4 funzionari giuridico-pedagogici sui 6 previsti in pianta organica. Il personale del trattamento è insufficiente per i numeri dell’istituto. Sono invece in sovraorganico gli agenti della Polizia penitenziaria, con 300 unità sulle 277 previste. Operano 2 mediatori linguistici e culturali, uno ministeriale e l’altro ex art.80 OP.
Oltre al cappellano cattolico, si recano in istituto ministri di culto buddisti, evangelici, islamici e i Testimoni di Geova. I volontari che operano all’interno dell’istituto sono 36: 20 della Cooperativa “Noi e voi”; 10 appartenenti all’ APS “La Mediana”; 6 dell’’Associazione “Comunità Gesù Risorto”. Il Magistrato di sorveglianza entra in istituto almeno una volte al mese.

Salute

Nell’istituto è presente un medico 24h. Psichiatri e psicologi garantiscono un monte orario settimanale di 38 ore ciascuno; un servizio carente a fronte dell’elevato numero di soggetti in carico nell’intero istituto. Al momento della visita, una donna paziente psichiatrica era in monitoraggio. È presente un servizio di ginecologia ma non di ostetricia. Le donne sono sottoposte annualmente a controlli ginecologici e senologici e viene comunicato che era da poco giunto al termine un progetto di educazione sanitaria e screening di prevenzione oncologica.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nel 2021, sono stati emessi 2 provvedimenti di isolamento disciplinare e sono stati registrati 6 casi di autolesionismo. A tal proposito, è stato riferito che qualcuna ricorre all’autolesionismo ma non si registrano numeri allarmanti.

Maternità

L’istituto non ospita madri detenute e per questo non sono previsti né gli spazi né i servizi adibiti a tale scopo.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Al momento della visita le donne coinvolte nei corsi scolastici erano 20. Quelle che frequentavano corsi di formazione professionale erano 6, delle quali 3 sarebbero state assunte con borsa lavoro. Il numero delle donne che lavoravano per datori di lavoro esterni non è definito. Invece, erano 2 le donne alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria.

Attività ricreative, culturali e sportive

Al momento della visita era prevista la realizzazione di una performance teatrale avente a tema la “violenza di genere”. Non sono presenti attività sportive, non essendoci né una palestra né un campo sportivo. Presumibilmente sempre a causa della carenza di spazi, le attività ricreative e culturali sono inesistenti fatta eccezione per il teatro (per le donne, come per gli uomini detenuti).

Contatti con l’esterno

I colloqui, prenotabili sia telefonicamente che di persona, si svolgono anche il sabato e in orari pomeridiani. I colloqui si svolgono anche la domenica solo durante il periodo scolastico, affinché possano partecipare anche i figli. Vengono concesse telefonate straordinarie e videochiamate con i familiari. Queste ultime sono sostitutive dei colloqui.
È da tempo attivo un servizio accoglienza minori e un servizio di accoglienza ludica in favore dei minori in visita ai parenti detenuti a cura dell’APS “La Mediana” di Taranto. Quest’ultimo sospeso a causa della pandemia da Covid-19, ma è in imminente ripresa. In via di graduale riattivazione è anche lo “Sportello famiglia” finalizzato in particolare a favorire i percorsi di reinserimento dei soggetti dimittendi.